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RICERCA AVANZATA

 

Il te dei matti
05 giugno 2016
Ricapitolando: libri, tazze, teiere, spartiti, cavalletto, colori, cilindro.. Sì, c'è tutto! Siamo pronti per l'appuntamento di domani al Castello di Monforte (Campobasso), protagonista "Il tè dei mat [...]

Illustratrice
Lev

"“Spero, vorrei tanto che questa catena di amore passi di mano in mano, di generazione in generazione senza fermarsi mai. Perché vivere è bellissimo e sape [...] [...]"
 

 

 
Intervista a Simona Mulazzani
illustratrice
Un posto silenzioso

E’ un’artista che non ha bisogno di grandi presentazioni, Simona Mulazzani: oltre ad una lunghissima serie di albi per l’infanzia è autrice di spot, sigle televisive e cortometraggi pluripremiati, collabora con i più importanti editori italiani e con editori americani, giapponesi e francesi. Noi le abbiamo fatto qualche domanda sul bellissimo albo Un posto silenzioso, scritto da Luigi Ballerini ededito Lapis, e abbiamo scoperto che anche i libri per bambini possono avere una nascita “tribolata”… Grazie Simona!

IL LIBRO AFFRONTA UN TEMA LEGATO ALLA PAURA (QUELLA DEL SILENZIO) MA LE TUE ILLUSTRAZIONI SONO COLORATE, MORBIDE, “DISTENSIVE”: COME HAI AFFRONTATO E INTERPRETATO QUESTA PAURA PER RACCONTARLA IN IMMAGINI?
Quando ho letto per la prima volta il testo ho pensato che fosse un po’ triste, e che non sarebbe stato per niente facile da illustrare. E infatti la realizzazione del libro non è stata immediata, ha richiesto più tempo del previsto e molti confronti tra me e gli editori: all’inizio, seguendo le sensazioni che mi aveva suscitato il testo, avevo disegnato tavole di un altro tipo, un po’ più scure, soprattutto per la parte iniziale della storia, ma poi ho capito che loro immaginavano un uso diverso del colore, disegni meno asciutti e uno stile più simile a quello di altri libri da me illustrati, quindi ho cambiato approccio. E’ rimasta però la mia idea di un inizio più “buio” e di un progressivo accendersi delle sfumature pagina dopo pagina, per accordarsi con un testo che pian piano si fa più leggero con lo svanire della paura nel bambino. 

CHE LAVORO DEVE FARE UN ILLUSTRATORE PER ASSICURARE ARMONIA TRA TESTO E IMMAGINI CONSERVANDO LA PROPRIA LIBERTA’ CREATIVA?
Normalmente mi lascio trasportare da quello che leggo, senza pensare troppo a che cosa gli altri ci vedranno, ma succede, come nel caso di questo libro, di doversi confrontare con opinioni e punti di vista diversi: allora cerco di rimodulare il lavoro, senza però disegnare cose che non sento abbastanza corrispondenti al modo in cui ho letto la storia, per cui, come in Un posto silenzioso, inserisco anche particolari ed elementi che non sono presenti espressamente nel testo.

CI PIACE MOLTISSIMO L’ULTIMA TAVOLA, IN CUI ALL’INTERNO DEL CORPO DISEGNATO DEL BAMBINO CI SONO TANTE ALTRE FIGURE (PAESAGGI, ANIMALI, AMICI…): NEI TUOI LIBRI SI TROVANO MOLTO SPESSO ILLUSTRAZIONI DI QUESTO TIPO, CON CONTORNI DI ANIMALI CHE CONTENGONO ALTRI DISEGNI, COSA PENSI CHE RIMANDINO AI PICCOLI LETTORI?
In verità confesso di non essermelo mai chiesto! Ho sempre voluto fare l’illustratrice ma sono diventata illustratrice per l’infanzia praticamente per caso, quando qualcuno si è accorto che i miei lavori erano particolarmente adatti all’editoria per bambini… Forse per questo quando disegno non mi concentro su quello che i miei disegni rimanderanno agli altri, ma solo su cosa il testo sta dicendo a me. La scelta di utilizzare i contorni delle figure per inserire altre immagini in effetti la faccio spesso, è una specie di gioco che uso per evocare i pensieri che si hanno dentro: è così anche per l’ultima tavola di Un posto silenzioso, in cui la figura del bambino alla fine contiene tutti i pensieri che ha ascoltato. Però chissà come la vedono i bambini, magari per loro il protagonista nell’ultima pagina ha solo uno strano pigiama tutto colorato!
http://www.lalibreriadeibambini.it/libro/622/un-posto-silenzoso