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RICERCA AVANZATA

 

Il te dei matti
05 giugno 2016
Ricapitolando: libri, tazze, teiere, spartiti, cavalletto, colori, cilindro.. Sì, c'è tutto! Siamo pronti per l'appuntamento di domani al Castello di Monforte (Campobasso), protagonista "Il tè dei mat [...]

Illustratrice
Lev

"“Spero, vorrei tanto che questa catena di amore passi di mano in mano, di generazione in generazione senza fermarsi mai. Perché vivere è bellissimo e sape [...] [...]"
 

 

 
Intervista a Cosetta Zanotti
Scrittrice
Un attimo prima

- Ci racconta come è nata l'idea di questo libro?
Ho la fortuna di abitare in campagna da ormai trent’anni. Osservare in silenzio la natura è sempre stato per me un regalo, un’opportunità di grande riflessione, una fonte di ispirazione. Anche per questo libro è andata così. In quei momenti alcuni ricordi ed emozioni dell’infanzia riemergono come un piccolo zampillo d’acqua fresca: sentirsi parte della natura, respirarla, ascoltarne il ritmo, ed infine provare una profonda gioia. I bambini, sanno ascoltare l’inascoltato dei grandi, intercettano frequenze che gli adulti spesso per un motivo o per un altro lasciano da parte. Sanno ancora riconoscere e anticipare, cioè provare una sensazione profonda un “attimo prima” che qualcosa accada!

- Come si è sviluppata la collaborazione con AntonGionata Ferrari?

Da ormai parecchi anni ho la gioia di lavorare con un grandissimo illustratore come AntonGionata Ferrari. Il nostro primo libro insieme risale infatti al 2009. C’è sempre stata tra noi una grande sintonia professionale e quest’ultimo albo (Un attimo prima) è un’ideale prosecuzione di quel primo lavoro. Anche in questo caso abbiamo riflettuto attentamente riguardo all’importanza di riconoscere e di entrare in confidenza con le proprie emozioni e di come parola e illustrazione possano accompagnare il piccolo lettore, con delicatezza e umorismo, dentro un sentiero di riscoperta di sé. La matita dell’illustratore infatti è quanto mai importante per dare ancor più forza e potere immaginifico alla parola.


- Come si immagina la lettura del libro in famiglia? Quali sono le sfumature di testo e immagini che le sembra possano colpire di più i piccoli lettori?
La lettura di un libro chiede intimità tra chi ascolta e chi legge. I luoghi della quotidianità sono i migliori: un giardino, un lettone, un tavolo da cucina. Ma qualunque posto diventa il posto giusto se la lettura è accompagnata dallo scambio reciproco di un abbraccio o di uno sguardo. Alcuni passaggi all’interno dell’albo (il dente che cade o l’onda del mare), sono quelli che della mia infanzia, ricordo con maggior nitidezza. Altri sono quelli che ho vissuto come mamma. Ma ce n’è uno che mi rappresenta come figlia ed è quello della lettura ad alta voce della storia che faceva ogni sera mio padre. Ne conservo ancora il tenerissimo ricordo. Penso che ogni bambino, in base alle proprie esperienze, trovi nel testo e nelle illustrazioni qualcosa in cui riconoscersi.

- Viste le sue tante esperienze diverse di laboratori, quali le sembrano le principali esigenze dei bambini come lettori? E cosa consiglierebbe ai genitori che vogliono accompagnarli nei loro primi approcci alla lettura?

I bambini hanno fame di storie e di sogni. Ci chiedono di mangiarle e digerirle lentamente con loro. Spesso di riassaggiarle. I libri hanno il grande potere di sfamare la fame del cuore, di aiutare il lettore a sognare e a desiderare di costruire una vita che "si fa bella". In alcuni casi sanno come curare le ferite delle esperienze difficili. Una piccola strategia potrebbe essere quella di ritagliare un momento, anche piccolo, nell’arco della giornata, dedicato alle storie.